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All’amplificatore si possono collegare fino a sei sorgenti stereo
di linea: due con uscite di tipo bilanciato e altre quattro sbilanciate.
La dotazione comprende inoltre due uscite per registrazione e morsetti
di qualità elevata per la connessione di una coppia di altoparlanti.
Eleganza e raffinatezza, abbinate a versatilità e praticità
d’impiego, sono un’anteprima delle esclusive caratteristiche
costruttive del GM-50. Caratteristiche che sono state ponderate con
la massima cura in fase di progetto, alfine di realizzare un’elettronica
in grado di stabilire nuovi limiti qualitativi e sonori nel campo
degli amplificatori integrati.
Per questo motivo ci si avvale di alcune soluzioni proprie della serie
OTL, ideata da Giovanni Mariani. Tra queste la configurazione totalmente
bilanciata dall’ingresso all’uscita, ottenuta con il raddoppio
di tutte le sezioni circuitali: una scelta di ricercatezza estrema,
l’unica accettabile per gli standard qualitativi di GRAAF, che
finora è stata impiegata solo su pochissime realizzazioni di
costo molto maggiore.
All’attivazione il GM-50 si predispone in Mute, fino al raggiungimento
della temperatura di esercizio ottimale.
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Il progetto del GM-50 è improntato a
una grande semplicità, aspetto essenziale per l’ottenimento
delle migliori qualità sonore. Il primo stadio, di guadagno e adattamento
di impedenza, serve il controllo di livello garantendone il corretto funzionamento.
Il segnale giunge quindi a un circuito formato da due stadi differenziali
in cascata, il secondo dei quali costituisce il vero driver per la sezione
di uscita. In questo circuito i segnali vengono confrontati fra loro e
sottoposti a un’ulteriore guadagno di livello.
Gli stadi di potenza sono realizzati per mezzo di coppie di KT 88 in push
pull, e polarizzati per un funzionamento in Classe A-AB. Ogni tubo a vuoto
dispone di un proprio sistema di polarizzazione automatica, scelta che
permette l’ottenimento delle migliori prestazioni in qualsiasi condizione
di impiego.
Un’altra caratteristica esclusiva degli stadi finali riguarda l’adozione
di trasformatori di uscita con avvolgimenti secondari dal terminale centrale
connesso a massa: in tal modo si ha una configurazione degli stadi finali
effettivamente bilanciata. Questa scelta di progetto ha il fine di ottenere
anche la controreazione generale del circuito in forma bilanciata. Di
solito, nelle amplificazioni per bassa frequenza, il percorso di controreazione
riporta verso l’ingresso solo una parte del segnale di uscita, in
un punto definito nodo di confronto. Nel GRAAF GM-50 i nodi di confronto
sono due per canale, proprio grazie all’impiego di trasformatori
di uscita con presa centrale a massa. Ciò ha permesso di realizzare
una rete di controreazione bilanciata, quindi più lineare, precisa
ed equilibrata nello svolgimento dei propri compiti di correzione.
Il GRAAF GM-50 ha un tasso di controreazione limitato a soli 6 dB.
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